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Presidenziali USA: se si votasse oggi vincerebbe Hillary

Presidenziali Usa. Dopo le due convention che hanno decretato le vittorie di Hillaty Clinton per i democratici e Donald Trump per i repubblicani, è tempo di sondaggi. Uno dei volti noti degli Stati Uniti in questo campo è Nate Silver, un giornalista statistico che sul sito di cui è direttore ha lanciato il “2016 General election forecast”, una sorta di sondaggio day by day sull’esito delle elezioni Presidenziali Usa.

Presidenziali Usa. La mappa aggiornata ad oggi delle chance di vittoria dei due candidati

Presidenziali Usa. La mappa aggiornata ad oggi delle chance di vittoria dei due candidati

Un sondaggio realizzato dallo stesso giornalista che ha previsto la vittoria di Obama nelle due tornate precedenti e che quindi è di tutto rispetto.Se si votasse oggi la Clinton avrebbe il 61,7% mentre il suo sfidante il 38,3%. L’Ex segretario di Stato è costantemente in vantaggio dall’8 giugno scorso anche se la forbice col suo sfidante si sta assottigliando.

La mappa geopolitica delle Presidenziali Usa è abbastanza complessa in quanto non importa se in valore assoluto un candidato ha più voti di un altro. Conta solamente dove si vince. Alcuni stati pesano più di altri e quindi danno un maggior numero di delegati.  In totale i delegati per vincere sono 270, se si vince in stati come California (55) ed in Texas (34) dà ampie possibilità di vittoria.

Trend di distacco tra i due candidati

Trend di distacco tra i due candidati

Il modello messo su da Nate Silver considera sia serie storiche ma anche sondaggi quotidiani che danno un’accuratezza man mano che si arriva alla data delle elezioni. Mese per mese Hillary Clinton non ha mai avuto una % inferiore al 60% e questo la dice lunga sul’esito delle Presidenziali Usa.

Storicamente la Clinton ha lo stesso vantaggio che Obama aveva nel 2008 e nel 2012 sui suoi sfidanti. Unico precedente negativo è quello legato a John Kerry che con margini simili perse la partita con George W. Bush nel conteggio dei grandi elettori.  Ma in quell’occasione Bush riuscì a catalizzare su se stesso tutto l’establishment del partito repubblicano. Cosa che non è riuscito a fare Donald Trump che comunque può ancora stupire come nelle primarie.

Le presidenziali USA sono appena iniziate ed il “2016 General Election Forecast” è un utile strumento per gli appassionati di politica estera ma anche per i cittadini americani.

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